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I Poveri del Libano

Notiziario di un gruppo di volontari dell’associazione OUI POUR LA VIE impegnata a Damour, Libano.

Libano: prezzi alle stelle

Il Paese dei Cedri sta vivendo la peggior crisi economica degli ultimi decenni. La lira libanese ha perso oltre l’85% del suo valore, provocando grande confusione sul potere d’acquisto dei cittadini. I prezzi delle merci sono saliti alle stelle, moltiplicati almeno per quattro volte, poiché il Libano importa quasi tutto. Una bottiglia di conserva di pomodori costa quasi 80.000 lire libanesi al posto delle 15000 di qualche mese fa.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” cerca di fare tutto il possibile per andare incontro alle crescenti richieste di aiuto di famiglie che prima stavano bene. Circa mezzo milione di bambini rischiano la fame già prima della fine di quest’anno, secondo Save the Children. Vi sono infatti 910.000 persone libanesi, siriani, palestinesi nella zona di Beirut, a 17 chilometri dalla nostra sede di Damour, che non sono più in grado di soddisfare le esigenze primarie. Con la carenza di carburante, i blackout elettrici sono continui. La nostra cucina ha ridotto la fornitura regolare di pasti per i bisognosi di tutte le appartenenze e provenienze. Ci sentiamo vicini ai nostri sostenitori in Italia per le difficoltà che affrontano, determinate dall’emergenza del Corona Virus.

Si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità per il cibo e le medicine.

E uno dei nostri collaboratori che trascorre tutto il suo tempo, anche di notte, a soccorrere i poveri procurando loro del cibo, ad accompagnarli nelle cliniche ospedaliere pagando le prestazioni sanitarie con i soldi chiesti ad amici e parenti. Recentemente ha ricevuto in eredità, 20.000 dollari dopo la morte di una zia. Anche se lui non possiede un’automobile, ha deciso, vista la grave emergenza del paese, di utilizzare questa somma per aiutare i più bisognosi.


La famiglia Ammar e Adel, ha 3 bambini Layale, Lara e Amer. Layale è trisomica, ma è sempre piena di gioia. La famiglia ha perduto un bambino prima di Amer. Vivevano in una casa della quale la metà era una tenda, ma adesso si sono trasferiti in una casa in argilla. La madre ha detto per loro sarà molto difficile in quanto l’affitto è raddoppiato in questo tempo di crisi, ma era necessario fare questo passaggio, in quanto almeno questa nuova casa non fa entrare l’acqua.
Lei è sicura che Dio le donerà quello di cui ha bisogno.
Ringraziamo ancora la “Fondazione Casa Santi Arcangeli” e Don Francesco Saverio Bazzoffi, per i finanziamenti del centro appena acquistato per noi a Damour, che rappresenta un segno tangibile della Provvidenza, in questo momento veramente difficile, sia per il Libano che per l’Italia.

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