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Battesimo di Gesù di Giovanni Bellini

Commento al Vangelo di Domenica 8 Gennaio 

Il racconto del Battesimo di Gesù da parte di Giovanni è tradizionalmente identificato con il momento in cui il Signore inizia la sua vita pubblica, comincia a chiamare dei compagni di strada, compie i suoi primi segni, inizia a diffondere il suo messaggio. Questo come dato di fatto storico senza nessun significato teologico. Si insiste quindi molto sull’evento che accompagna il rito, lo Spirito che scende su Gesù che esce dall’acqua, ma ci si dimentica di notare due cose. Il testo dice che questa è stata una esperienza interiore di Gesù stesso. È lui che vede lo Spirito che scende su di lui in forma di colomba. Quel medesimo Spirito che aveva coperto con la sua ombra Maria nel momento dell’Annunciazione e che aveva reso possibile l’Incarnazione adesso scende su Gesù stesso, porta a compimento quell’evento. 

Possiamo quindi pensare ad un grande momento di passaggio della coscienza intima del Signore, il momento della sua chiamata, per cui ovviamente dalla vita nascosta di Nazareth decide di mostrarsi al mondo come il Messia atteso. Ma c’è un altro motivo: la voce dal cielo usa parole note, che rimandano all’Antico Testamento. Il figlio “amato” è quello che Dio ha chiesto ad Abramo di offrire in sacrificio (Gen 22,1), un sacrificio che poi non è stato portato a termine. In questo momento diventa chiaro a Gesù stesso che sta diventando l’agnello immolato che al posto degli uomini dovrà essere offerto per la salvezza del mondo. Che ciò che alla fine non è stato chiesto ad Abramo, cioè di vedere morto il figlio amato, Dio lo sta chiedendo a se stesso. L’inizio della vita pubblica costituisce da parte del Cristo l’accettazione della sua missione di vita.

Battesimo di Gesù di Giovanni Bellini 

Il Battesimo di Gesù rappresentato da Giovani Bellini attorno al 1500 completa la nostra riflessione mostrandoci questo accadimento come un evento trinitario: sono raffigurate tutte le persone di Dio su unico asse verticale in cui si inserisce semplicemente la mano del Battista. Lui è l’unico uomo che ha un ruolo, lui, il puro, l’ultimo profeta il testimone (Gv 1,15). Sulla sinistra alcune donne, un albero e la chiesa sullo sfondo. La missione di Cristo è qui delineata per accenni molto chiari: la pie donne che accompagneranno Gesù sul cammino della croce, nuovo albero della vita, per la fondazione della Chiesa. Tutto è narrato in un’unica immagine: questo è l’evento; la chiamata al dono. Da Gesù, e da noi oggi, Dio attende una risposta.

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