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Quando facciamo una esperienza di โ€œdesertoโ€, cioรจ di ascolto del silenzio che ci abita, noi tutti sappiamo che la voce che ci parlerร  non sarร  solo quella dello Spirito che la nostra interioritร  saprร  percepire, ma anche quella delle nostre tentazioni, delle brutture del nostro animo, della ricerca delle affermazioni di se stessi; quella del peccato di Adamo, che si alza in piedi e osa dire โ€œIOโ€ di fronte a colui che costituisce la fonte del suo stesso essere.
E anche Gesรน deve affrontare tutto questo allโ€™inizio del suo ministero pubblico, in un episodio che ci rimanda necessariamente ai 40 anni del popolo di Israele nel deserto del Sinai. Il popolo di Dio, il servo di Dio che sono chiamati ad ascoltare tutte le voci che nel silenzio risuonano. Non a caso il termine deserto in ebraico, in realtร  rimanda etimologicamente alle voci e alla parola (dabar).
Gesรน sente una voce che gli parla e che cerca di restringere alla sua persona un regno che deve venire per lโ€™intera umanitร  e che puรฒ passare attraverso di lui soltanto se saprร  guardare oltre se stesso e scorgere allโ€™orizzonte del suo essere la chiamata di Dio. Non solo il potere, non solo lโ€™onore, non solo i beni materiali, ma un regno che dona la libertร  interiore, apre lo sguardo ed il cuore verso Dio e verso la cura dellโ€™altro. IL brano del Vangelo ci mostra che, seguendo questa strada, lโ€™uomo vivrร  colmo di beni, onorato e servito dagli angeli.
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Troviamo questa immagine tra i mosaici della Basilica di San Marco, una sequenza delle tre tentazioni poste sullo stesso piano con minime variazioni, indispensabili per individuarne la singola portata. E se questo modo di rappresentare รจ tipicamente bizantino e medievale, forse possiamo trovare in esso anche una suggestioni spirituale per noi oggi. Probabilmente, quando siamo sottoposti ad una tentazione, educati da secoli di cristianesimo siamo ancora in grado di individuarla e respingerla. Ma il tentatore ha piรน esperienza di noi e sa confonderci. รˆ il nostro cuore ad essere tentato, in molte forme e vari modi, mostrandoci varie possibilitร  contemporanee, sollecitandoci da diversi punti di vista. Ed รจ qui che allora la nostra mente rischia di diventare incapace, rischia di convincersi che il quadro sia davvero un altro, che, se molte cose concorrono ad un unico risultato, forse sarร  quello vero. Ed allora lasciamo la fonte del tutto e cerchiamo la parte, ci allontaniamo dalla luce accontentandoci dei bagliori, scacciamo lโ€™immagine di Dio per trovare solo una pallida imitazione della vera vita.

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